Per il nostro sito web ho pensato fosse interessante intervistare alcuni ragazzi di origine straniera che ho conosciuto tra i banchi di scuola o che fanno parte del mio gruppo di amici, per porre loro alcune domande sull'argomento. Sono ragazzi di provenienza diversa: due albanesi, una nata in Italia, l’altro venuto da piccolo con i suoi genitori; poi uno rumeno e un’altra per metà inglese.
Abbiamo intervistato anche Alessandra Latham, una ragazza di 16 anni che attualmente frequenta il Liceo Filippo Lussana. Suo padre proviene dall’Inghilterra, mentre sua madre è Italiana. Alessandra è nata in Italia e risiede a Valbrembo.
Ecco il risultato della nostra conversazione.
Perché i tuoi genitori hanno scelto questa città?
I miei genitori hanno scelto questa città perché i famigliari di mia madre vi risiedevano.
I tuoi genitori sono stati in altre città italiane prima di venire qua?
No.
Da quanto vivono i tuoi genitori a Bergamo? Da quanto in Italia?
Mia madre è nativa di Bergamo, quindi ha trascorso parte della sua giovinezza in tale città, ma è stata per 23 anni in Inghilterra dove poi ha conosciuto mio padre. Loro sono tornati in Italia insieme e vivono a Bergamo da 7 anni; mio padre però attualmente lavora a Londra ma spesso viene in Italia per stare con me e mia madre.
Mia madre ha vissuto molto all’estero perché ha vinto molte borse di studio in università estere che le hanno permesso di studiare fuori dall’Italia e continuare le sue ricerche: prima che nascessi io era un’antropologa.
Cosa ha spinto i tuoi genitori a scegliere l’Italia come paese di residenza, nonostante i loro frequenti spostamenti?
Mio padre ha avuto l’opportunità di venire in Italia perché aveva un progetto di studi antropologici per l’università per la quale lavorava.
Si trovano bene i tuoi genitori in Italia o preferirebbero tornare nel loro paese?
Si trovano bene in Italia ma vorrebbero tornare in Inghilterra. I miei genitori hanno infatti intenzione di ritornare in Inghilterra l’anno prossimo, e io, ovviamente li seguirò.
I tuoi genitori sono contenti di vivere in Italia per il momento?
Sì, sono parzialmente soddisfatti in quanto l’Italia è un bellissimo paese da visitare, c’è una grande varietà di paesaggio e di cibo, per non parlare delle ricchezze culturali. Non sono però molto soddisfatti in quanto la situazione politica è terribile, c’è troppa burocrazia e il livello culturale è medio basso.
Come immaginavano l’Italia prima di partire? Le loro aspettative sono state soddisfatte?
I miei genitori immaginavano l’Italia come un paese più civilizzato, immaginavano gli italiani come persone con un senso civile più alto e ritenevano che il mondo professionale della scuola fosse più serio e competente. Le loro aspettative non sono state soddisfatte.
Che lavoro fanno I tuoi genitori?
Mio padre è un antropologo, professore universitario a Londra e mia madre è una libera professionista nel mondo del coaching.
Quale titolo di studio hanno?
Entrambi hanno un PHD, ossia un dottorato di ricerca.
In quanto stranieri, tu/i tuoi genitori siete stati mai offesi?
Sia io che mio fratello siamo stati offesi. Alle elementari i nostri compagni ci dicevano di “tornare nel nostro paese” e ci deridevano per il colore troppo chiaro della pelle. I miei genitori non sono mai stati offesi.
Come pensi di essere visto dagli italiani?
Per quanto mi riguarda, essendo metà italiana e metà inglese, non riscontro più discriminazioni dalla quinta elementare, faccio amicizia molto facilmente com “gli italiani” e penso che mi vedano una come loro. A volte i miei amici scherzano dicendo “che schifo gli inglesi” ma lo fanno palesemente solo per darmi fastidio o per scherzare.
Ritieni che gli italiani siano razzisti?
Si, ritengo che gli italiani siano razzisti in un modo imperdonabile ed abbastanza ignorante.
I tuoi genitori hanno la cittadinanza italiana?
Mia madre si, mio padre no perché ha la cittadinanza europea.
Tornando indietro verrebbero di nuovo in Italia?
No.
Cosa pensi dell’immigrazione? E come pensi che venga gestita?
Sono a favore dell’immigrazione e penso che l’Italia debba accettare gli immigrati perché sono esseri umani come noi.
a cura di Elisa Rota